SHIATSU
Al di là di ogni definizione ufficiale lo shiatsu rappresenta, in primo luogo, un modo di prendersi cura di sé.
Le basi teoriche e pratiche di questa disciplina attingono ai principi della Medicina Tradizionale Cinese.
Un corpo è sano quando l’energia (in giapponese KI) che scorre al suo interno può circolare in maniera fluida e armoniosa. Quando questo non accade il corpo stesso ha in sé la capacita di autoripararsi. Talvolta, però, la forza di autoguarigione viene messa a dura prova per diverse ragioni: ambientali, emotive, alimentari, ecc.
Lo scopo dello shiatsu è quello di promuovere questo processo di autoguarigione; come? Immaginiamo che il Ki scorra nel nostro corpo lungo dei canali energetici chiamati meridiani. Talvolta, lungo questi percorsi, si creano dei blocchi che non permettono al Ki di fluire liberamente con la conseguente insorgenza di patologie e sintomi ad esse connessi. Attraverso delle pressioni (digitali, palmari), si liberano i meridiani occlusi per permettere all’energia di ritrovare un flusso equilibrato e armonico risvegliando nel ricevente il naturale processo di autoguarigione.
I benefici dello Shiatsu si manifestano sia sul piano sintomatico che della prevenzione e gli effetti si apprezzano non solo sul corpo fisico ma anche sul piano emotivo e mentale giacché da tempi antichi gli orientali hanno sviluppato la consapevolezza che corpo e mente, sebbene distinguibili, non sono separabili e lo stato dell’uno si ripercuote sull’altro e viceversa. Inoltre è bene ricordare che gli effetti benefici dei trattamenti non sono solo a breve termine, ma si prolungano nel tempo. Lo Shiatsu regolarizza il metabolismo, stimola la circolazione sanguigna e il flusso linfatico, stimola il sistema ormonale, aumenta l’efficienza del sistema immunitario, attenua lo stress e la tensione, migliora la mobilità articolare potenziando le capacità motorie, aumenta la conoscenza del proprio corpo, è un valido aiuto nelle diverse fasi della gravidanza e, come conseguenza di tutto ciò previene e cura l’insorgenza di patologie specifiche. Le patologie che possono essere trattate con successo dallo Shiatsu sono: ansia, lombalgia, artrosi cervicale, sciatalgia, torcicollo, diarrea, gastralgia, impotenza, frigidità, insonnia, depressione, stitichezza, vomito, asma, mestruo irregolare, epistassi, palpitazioni, mal di testa, stress, ipertensione, astenia. Per ottenere risultati apprezzabili è opportuno sottoporsi ad un ciclo di sedute il cui numero varia a seconda del problema che si vuole trattare. I trattamenti durano 50 minuti ed è consigliabile indossare degli indumenti comodi.
Quando noi occidentali cominciamo ad avvertire dei sintomi dolorosi al livello dell’apparato muscolo scheletrico nel 90% dei casi ci rivolgeremo ad fisioterapista. Quanti di noi hanno preso in considerazione la valida alternativa dello Shiatsu? Pochi. Quali sono le ragioni di questa scelta? Sicuramente non sono attribuibili all’efficacia dello Shiatsu ma a questioni culturali. Nell’immaginario collettivo lo Shiatsu è considerata una pratica orientale che ci permetterà tutt’al più di rilassarci. Mai ci verrebbe in mente, in caso di dolore lombare ad esempio, di rivolgerci ad uno shiatsuka. In realtà, se lo facessimo, dopo qualche seduta saremmo felici di scoprire non solo che il dolore lombare è sparito ma che stiamo meglio complessivamente; in termini di rapporto con il nostro corpo, più in generale in termini di qualità della vita. Questo è infatti quello che hanno scoperto un gruppo di pazienti a cui era stata diagnosticata una lombalgia cronica e che si sono sottoposti ad un test che comparava l’efficacia dello Shiatsu rispetto alla fisioterapia. I pazienti sono stati divisi in due gruppi. Al termine del ciclo di trattamenti (sei trattamenti nell’arco di un mese), il gruppo dello Shiatsu riportava un indice di miglioramento dei sintomi significativamente superiore rispetto al gruppo della fisioterapia, in particolare il trattamento Shiatsu conferiva un miglioramento dei sintomi dell’89% maggiore rispetto alla terapia tradizionale
(Fonte: British Medical Journal, versione on line).
Al di là di ogni definizione ufficiale lo shiatsu rappresenta, in primo luogo, un modo di prendersi cura di sé.
Le basi teoriche e pratiche di questa disciplina attingono ai principi della Medicina Tradizionale Cinese.
Un corpo è sano quando l’energia (in giapponese KI) che scorre al suo interno può circolare in maniera fluida e armoniosa. Quando questo non accade il corpo stesso ha in sé la capacita di autoripararsi. Talvolta, però, la forza di autoguarigione viene messa a dura prova per diverse ragioni: ambientali, emotive, alimentari, ecc.
Lo scopo dello shiatsu è quello di promuovere questo processo di autoguarigione; come? Immaginiamo che il Ki scorra nel nostro corpo lungo dei canali energetici chiamati meridiani. Talvolta, lungo questi percorsi, si creano dei blocchi che non permettono al Ki di fluire liberamente con la conseguente insorgenza di patologie e sintomi ad esse connessi. Attraverso delle pressioni (digitali, palmari), si liberano i meridiani occlusi per permettere all’energia di ritrovare un flusso equilibrato e armonico risvegliando nel ricevente il naturale processo di autoguarigione.
I benefici dello Shiatsu si manifestano sia sul piano sintomatico che della prevenzione e gli effetti si apprezzano non solo sul corpo fisico ma anche sul piano emotivo e mentale giacché da tempi antichi gli orientali hanno sviluppato la consapevolezza che corpo e mente, sebbene distinguibili, non sono separabili e lo stato dell’uno si ripercuote sull’altro e viceversa. Inoltre è bene ricordare che gli effetti benefici dei trattamenti non sono solo a breve termine, ma si prolungano nel tempo. Lo Shiatsu regolarizza il metabolismo, stimola la circolazione sanguigna e il flusso linfatico, stimola il sistema ormonale, aumenta l’efficienza del sistema immunitario, attenua lo stress e la tensione, migliora la mobilità articolare potenziando le capacità motorie, aumenta la conoscenza del proprio corpo, è un valido aiuto nelle diverse fasi della gravidanza e, come conseguenza di tutto ciò previene e cura l’insorgenza di patologie specifiche. Le patologie che possono essere trattate con successo dallo Shiatsu sono: ansia, lombalgia, artrosi cervicale, sciatalgia, torcicollo, diarrea, gastralgia, impotenza, frigidità, insonnia, depressione, stitichezza, vomito, asma, mestruo irregolare, epistassi, palpitazioni, mal di testa, stress, ipertensione, astenia. Per ottenere risultati apprezzabili è opportuno sottoporsi ad un ciclo di sedute il cui numero varia a seconda del problema che si vuole trattare. I trattamenti durano 50 minuti ed è consigliabile indossare degli indumenti comodi.
Quando noi occidentali cominciamo ad avvertire dei sintomi dolorosi al livello dell’apparato muscolo scheletrico nel 90% dei casi ci rivolgeremo ad fisioterapista. Quanti di noi hanno preso in considerazione la valida alternativa dello Shiatsu? Pochi. Quali sono le ragioni di questa scelta? Sicuramente non sono attribuibili all’efficacia dello Shiatsu ma a questioni culturali. Nell’immaginario collettivo lo Shiatsu è considerata una pratica orientale che ci permetterà tutt’al più di rilassarci. Mai ci verrebbe in mente, in caso di dolore lombare ad esempio, di rivolgerci ad uno shiatsuka. In realtà, se lo facessimo, dopo qualche seduta saremmo felici di scoprire non solo che il dolore lombare è sparito ma che stiamo meglio complessivamente; in termini di rapporto con il nostro corpo, più in generale in termini di qualità della vita. Questo è infatti quello che hanno scoperto un gruppo di pazienti a cui era stata diagnosticata una lombalgia cronica e che si sono sottoposti ad un test che comparava l’efficacia dello Shiatsu rispetto alla fisioterapia. I pazienti sono stati divisi in due gruppi. Al termine del ciclo di trattamenti (sei trattamenti nell’arco di un mese), il gruppo dello Shiatsu riportava un indice di miglioramento dei sintomi significativamente superiore rispetto al gruppo della fisioterapia, in particolare il trattamento Shiatsu conferiva un miglioramento dei sintomi dell’89% maggiore rispetto alla terapia tradizionale
(Fonte: British Medical Journal, versione on line).
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